I Rauschgoldengel (Angeli fruscianti)
300 anni fa viveva a Norimberga con la figlia un artigiano vedovo di cognome Hauser. La figlia, purtroppo, si ammalò e morì quando era ancora una ragazzina. Il dolore per la sua mancanza era estremo. Una notte in sogno ad Hauser apparve la figlia, vestita con un abito tradizionale dell'epoca, con una corona dorata sulla testa e con due ali dorate. Insomma, come se fosse stata un angelo splendente. L'angelo avrebbe invitato Hauser a lasciarsi alle spalle il dolore causato dalla morte della moglie e poi da quella della figlia. La mattina dopo l'artigiano si mise all'opera e creò un angelo simile a quello del sogno, formato da ottone lavorato finemente. Con il tempo l'angelo divenne uno degli oggetti più ricercati al Mercatino di Natale di Norimberga. Si tratta di un angelo senza braccia perchè l'artigiano, abbagliato dallo splendore dell'angelo del sogno, avrebbe omesso di guardare le braccia e non le poteva "ricreare". A parte la leggenda, si può affermare con certezza che gli angeli di ottone dorato sono diffusi a Norimberga dal 1780 circa. Soprattutto perché allora la città era una delle più importanti in Germania per la produzione di questo metallo. La definizione tedesca "Rauschgoldengel" = "angelo frusciante" deriva dal rumore del fine metallo, quando lo si tocca.
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